Virus: perché in inverno preferiscono attaccarci...

Virus: perché in inverno preferiscono attaccarci...

Virus: perché in inverno preferiscono attaccarci...

La modalità di trasmissione dei virus può spiegare la loro preferenza per l'inverno

I virus sono ovunque e dilagano da milioni di anni. Nessuna forma di vita è risparmiata, soprattutto non l'uomo. Dall'AIDS alla SARS (= sindrome respiratoria acuta grave), passando per il vaiolo o l'epatite C, le patologie virali hanno decimato le popolazioni e suscitato costantemente lo spettro della catastrofe sanitaria. Altri, invece, sono più comuni e meno dannosi per la salute.

In questo periodo dell'anno ne parlano le vere “stelle” dell'inverno, l'influenza, la gastroenterite e il comune raffreddore. La loro soglia epidemica viene sistematicamente raggiunta durante questa stagione, caratterizzata dal freddo e dal poco soleggiamento. Ma che ruolo gioca il clima nell'emergere di questi picchi epidemici? Ci sono più virus nell'aria? Il nostro corpo è più fragile?

Prima di rispondere a tutte queste domande, dobbiamo ricordare quanto sia vasto il mondo dei virus. Sconosciuto fino alla fine del XIXstsecolo, rimane ancora oggi in gran parte inesplorato, a causa della mancanza di risorse tecniche sufficienti. In effetti, sono state fatte poche ricerche sull'ecologia virale dell'aria e su come queste entità interagiscono con l'ambiente. Sappiamo però che alcuni virus si trasmettono principalmente attraverso l'aria, mentre per altri è il contatto che è decisivo. Questo è infatti spiegato da morfologia del virus.

Fondamentalmente, tutti hanno una modalità di funzionamento identica: il virus entra nel corpo, entra in una cellula, quindi rilascia il suo materiale genetico al suo interno. Questo materiale costringe quindi la cellula parassitata a fare centinaia di copie del virus che si accumuleranno all'interno della cellula. Quando ci sono abbastanza virus, lasciano la cellula in cerca di altre prede. È qui che possiamo osservare una grande differenza tra due categorie di virus.

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