Testimonianza: “Ho partorito a 17 anni”

Ora ho 46 anni, ho un ragazzo di 29 anni, il che suggerisce che ho avuto mio figlio quando avevo 17 anni. Sono rimasta incinta a causa di una relazione in corso con il mio ragazzo per un anno. Avevo paura perché non capivo davvero cosa stesse succedendo nel mio corpo e non percepivo gli sconvolgimenti che questo evento comportava.


I miei genitori hanno subito preso un appuntamento con un ginecologo per abortire. Il destino ha voluto che io “cadessi” su un medico molto “conservatore” che, in privato, mi enumerava i rischi che corro (in particolare il rischio di infertilità). Dopo questa intervista, mi sono opposto ai miei genitori e ho imposto loro la mia volontà di tenere il bambino.


Mio figlio è il mio orgoglio, la battaglia della mia vita e un bambino molto equilibrato, molto socievole… Tuttavia, all'inizio, non è stato vinto. Spinto da un grande senso di colpa (che mia madre ha aiutato molto a mantenere), ho lasciato la scuola subito dopo l'annuncio della mia condizione. Eravamo "obbligati" a sposarci. Così mi sono ritrovata casalinga, a vivere in un villaggio, con la mia casa e le visite quotidiane che facevo ai miei genitori per sole occupazioni.

“Non mi sono mai allontanato da mio figlio”

L'idea del divorzio mi è venuta subito, con la voglia di trovare un'attività. Ho studiato molto, forse per dimenticare che non ero all'altezza di crescere mio figlio da sola, come mia madre mi aveva suggerito per anni. Ma finora non mi sono mai allontanata da mia figlia: la cura quotidiana era lei, ma la sua educazione ero io. Mi occupavo anche dei suoi bisogni, dei suoi hobby, delle visite dal medico, delle vacanze, della scuola…


Nonostante questo, credo che mio figlio abbia avuto un'infanzia felice, con tanto amore, anche se a volte avrei potuto svenire. Ha avuto un'adolescenza relativamente tranquilla e ha avuto un'educazione onorevole: laurea, università e ora fa il fisioterapista. Oggi ho un ottimo rapporto con lui.


Quanto a me, ho avuto molti problemi a trovare il mio equilibrio. Dopo tanti anni di psicoanalisi, ora sono una donna realizzata, laureata (DESS), inserita nel servizio pubblico territoriale, ma a costo di fatica e immancabile combattività.


Guardando indietro, i miei rimpianti non riguardano assolutamente la scelta che ho fatto di avere un figlio a 17 anni. No, oggi ho ricordi amari del mio matrimonio e del rapporto che avevo all'epoca con mia madre. Lo svilimento in cui mi trovavo e la difficoltà che ho avuto per uscirne mi hanno dato, allo stesso tempo, una forza per vivere che altrimenti non avrei avuto.

Dove sono i padri nella storia?

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