La tranquillità ha un effetto positivo sul cervello

I paesaggi pacifici hanno un effetto positivo sulla funzione cerebrale, secondo l'ultima ricerca.

I ricercatori dell'Università di Sheffield hanno deciso di verificare come vivere in un ambiente calmo può influenzare il funzionamento del cervello, informa il sito web EurekAlert.

La ricerca rivela che un ambiente tranquillo fatto di elementi naturali come il mare porta ad aree separate del cervello che si connettono, mentre un ambiente composto da mani umane interrompe queste connessioni.

I ricercatori hanno analizzato i raggi X del cervello per vedere come funzionava quando ai partecipanti venivano presentate immagini di paesaggi tranquilli sulla spiaggia e quando guardavano scene irrequiete dall'autostrada.

Utilizzando una scansione cerebrale che misura l'attività cerebrale, hanno scoperto che la vista di paesaggi pacifici ha innescato connessioni tra diverse aree del cervello che hanno iniziato a lavorare insieme in sincronia. Le immagini dell'autostrada, a loro volta, hanno causato l'interruzione di questi collegamenti.

Le persone hanno sperimentato la calma come uno stato di tranquillità e riflessione, che ha un effetto riparatore rispetto agli effetti stressanti di un'attenzione prolungata nella vita di tutti i giorni. È risaputo che l'ambiente naturale evoca una sensazione di pace, mentre l'ambiente urbano dà una sensazione di ansia. Volevamo capire come funziona il cervello quando osserva l'ambiente naturale, quindi abbiamo misurato l'esperienza della pace, ha affermato il dottor Michael Hunter dello Sheffield Cognition and Neuroimaging Laboratory, University of Sheffield.

Questo lavoro potrebbe avere un impatto sulla progettazione di spazi pubblici ed edifici più pacifici, inclusi gli ospedali, in quanto fornisce un modo per misurare l'impatto dell'ambiente e delle caratteristiche architettoniche sulla psiche umana, ha affermato il professor Peter Woodruff di SCANLab. (PAP)

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