Microflora degli africani: una miniera d'oro nella lotta contro le allergie

I bambini che mangiano cibi occidentali hanno maggiori probabilità di sviluppare allergie e obesità, secondo un nuovo studio.

Gli scienziati hanno confrontato lo stato di salute dei bambini di un villaggio africano e di un altro gruppo che vive a Firenze e hanno riscontrato una differenza sorprendente.

I bambini africani non erano inclini a obesità, asma, eczema e altre reazioni allergiche. Vivevano in un piccolo villaggio del Burkina Faso e la loro dieta consisteva principalmente in cereali, legumi, noci e verdure.

E i piccoli italiani mangiavano molta carne, grasso e zucchero, la loro dieta conteneva poche fibre. Il pediatra Dr. Paolo Lionetti dell'Università di Firenze e colleghi hanno osservato che i bambini dei paesi industrializzati che mangiano cibi a basso contenuto di fibre e ricchi di zuccheri perdono una parte significativa della loro ricchezza microbica, e questo è direttamente correlato all'aumento delle malattie allergiche e infiammatorie in anni recenti. mezzo secolo.

Hanno affermato: “I paesi sviluppati occidentali combattono con successo le malattie infettive dalla seconda metà del secolo scorso con antibiotici, vaccini e servizi igienico-sanitari migliorati. Allo stesso tempo, c'è stato un aumento di nuove malattie come le malattie intestinali allergiche, autoimmuni e infiammatorie negli adulti e nei bambini. Si ritiene che una migliore igiene, insieme a una diminuzione della diversità microbica, sia la causa di queste malattie nei bambini. La microflora gastrointestinale svolge un ruolo importante nel metabolismo e studi recenti mostrano che l'obesità è associata allo stato della microflora intestinale".

I ricercatori hanno aggiunto: “Le lezioni apprese dallo studio del microbiota infantile del Burkina Faso hanno dimostrato l'importanza del campionamento da regioni in cui l'impatto della globalizzazione sulla nutrizione è meno profondo per preservare la biodiversità microbica. A livello globale, la diversità è sopravvissuta solo nelle comunità più antiche dove le infezioni gastrointestinali sono una questione di vita o di morte, e questa è una miniera d'oro per la ricerca volta a chiarire il ruolo della microflora intestinale nel delicato equilibrio tra salute e malattia”.

 

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