Vivere sul Web: Internet come salvezza per le persone con fobia sociale

Sono stati scritti molti articoli e persino libri sui pericoli e sui vantaggi di Internet in generale e dei social network in particolare. Molti vedono il passaggio al "lato virtuale" come un male inequivocabile e una minaccia alla vita reale e al calore della comunicazione umana dal vivo. Tuttavia, per alcune persone, Internet rimane l'unico modo per mantenere almeno alcuni contatti sociali.

Internet ha aperto (e rimodellato) la comunicazione anche per i più timidi di noi. Alcuni psicologi raccomandano gli appuntamenti online come il modo più sicuro e meno ansiogeno per costruire connessioni sociali. E infatti, nascondendoci dietro uno pseudonimo, sembriamo avere più libertà, comportarci in modo più rilassato, flirtare, conoscere e persino giurare con i nostri stessi interlocutori virtuali.

Inoltre, un modo così sicuro di interagire con gli altri è spesso l'unico modo accettabile per le persone con fobia sociale. Il disturbo d'ansia sociale si esprime come una paura persistente di una o più situazioni sociali in cui una persona è esposta a estranei o al possibile controllo da parte di altri.

Il professore della Boston University, lo psicologo Stefan G. Hofmann scrive: “L'uso di Facebook (organizzazione estremista bandita in Russia) è motivato da due bisogni fondamentali: il bisogno di appartenenza e il bisogno di auto-presentazione. Il primo è dovuto a fattori demografici e culturali, mentre il nevroticismo, il narcisismo, la timidezza, la bassa autostima e l'autostima contribuiscono al bisogno di autopresentazione.

Il problema arriva quando smettiamo di vivere la vita reale perché passiamo troppo tempo sui social media.

Il Professor Hofmann è responsabile del Laboratorio di Psicoterapia e Ricerca sulle Emozioni. Per lui, la potenza di Internet è anche uno strumento conveniente per lavorare con pazienti con ansia sociale e altri disturbi mentali, la maggior parte dei quali non riceve alcuna cura.

Internet ha una serie di vantaggi rispetto alla comunicazione reale. La cosa principale è che in un dialogo online l'avversario non vede le espressioni facciali, non può valutare l'aspetto e il timbro dell'interlocutore. E se una persona sicura di sé e aperta al dialogo può chiamarlo piuttosto gli svantaggi della comunicazione su Internet, allora per qualcuno che soffre di fobia sociale, questa può essere una salvezza e consentire loro di stabilire un contatto con gli altri.

Tuttavia, Hofmann ricorda anche il pericolo di sostituire la vita reale con la vita virtuale: “I social network ci forniscono le necessarie connessioni sociali di cui tutti abbiamo bisogno. Il problema arriva quando smettiamo di vivere la vita reale perché passiamo troppo tempo sui social media”.

Ma è davvero un serio pericolo? Nonostante tutto il risparmio di risorse (tempo, forza fisica), normalmente preferiamo ancora la comunicazione umana: andiamo a trovarci, ci incontriamo in un bar, e anche il lavoro a distanza, che sta guadagnando popolarità, non è sicuramente adatto a tutti.

"Siamo evolutivamente programmati per stare con qualcuno nella vita reale", spiega Hofmann. — L'odore di un'altra persona, il contatto visivo, le espressioni facciali, i gesti — questo non viene ricreato nello spazio virtuale. Questo è ciò che ci permette di capire le emozioni di un altro e di sentire vicinanza”.

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