Creme e shampoo cheratolitici: quando e perché usarli?

Creme e shampoo cheratolitici: quando e perché usarli?

Probabilmente ti sei già imbattuto, sugli scaffali della tua farmacia, in creme, sieri o anche shampoo con enigmatiche proprietà cheratolitiche. Cos'è un agente cheratolitico? A cosa servono questi prodotti? Sono efficaci? La dottoressa Marie-Estelle Roux, dermatologa, risponde alle nostre domande.

Che cos'è un agente cheratolitico?

Un agente cheratolitico è un agente che rimuove la cheratina in eccesso e le cellule morte dallo strato corneo della pelle o del cuoio capelluto. “Questi eccessi di cheratina sono associati a pelle morta o squame” spiega il dermatologo. Gli agenti cheratolitici agiscono ammorbidendo lo strato corneo e favorendo la desquamazione delle cellule epidermiche.

Sono utilizzati in applicazione locale, in condizioni in cui la pelle produce un eccesso di cellule morte.

Quali sono i principali agenti cheratolitici?

Gli agenti cheratolitici più comunemente usati sono:

  • Acidi della frutta (noti come AHA): acido citrico, acido glicolico, acido lattico, ecc. Sono gli ingredienti di riferimento nei peeling chimici;
  • acido salicilico: si trova naturalmente in alcune piante, come il salice – da cui prende anche il nome;
  • urea: questa molecola naturale prodotta dall'organismo e industrialmente dall'ammoniaca, permette l'eliminazione della parte superficiale dello strato corneo dell'epidermide.

Quali sono le indicazioni in dermatologia?

“In dermatologia le creme cheratolitiche si usano in tutti i casi di ipercheratosi” spiega il dermatologo:

  • cheratoderma plantare: è la formazione di corno sui talloni;
  • cheratosi pilaris: è una condizione benigna ma molto comune (colpisce una persona su 4) che si manifesta con pelle ruvida e granulosa sul retro delle braccia, delle cosce e talvolta sul viso con l'aspetto della pelle d'oca;
  • pelle spessa sui gomiti o sulle ginocchia;
  • certa psoriasi;
  • dermatite seborroica: si tratta di una malattia cronica che si manifesta con squame e arrossamento, solitamente sul viso o sul cuoio capelluto;
  • verruche, cuori;
  • cheratosi solari: sono le piccole chiazze rosse squamose causate da un'eccessiva esposizione al sole. Sono più spesso localizzati sul viso ma anche sulla scollatura e sul dorso delle mani.

Quali sono le indicazioni nei cosmetici?

In cosmesi, le creme cheratolitiche sono dosate meno pesantemente e possono essere utilizzate per il loro piccolo effetto peeling: levigano, idratano e leniscono la pelle secca e ruvida e ripristinano la barriera cutanea.

Sono inoltre indicati per la pelle:

  • da secco a molto secco;
  • psoriasica,
  • incline all'acne;
  • incline ai comedoni;
  • i cui pori sono dilatati;
  • incline ai peli incarniti.

E quali indicazioni per gli shampoo?

Gli shampoo cheratolitici sono offerti per le persone che soffrono di forfora secca o crosta spessa o addirittura sul cuoio capelluto. Alcuni shampoo a basso dosaggio adatti ai neonati possono essere offerti anche per alleviare la crosta lattea nei bambini piccoli.

“Per una maggiore efficacia, gli shampoo cheratolitici possono essere applicati a secco, sul cuoio capelluto e applicati per una quindicina di minuti, prima di essere sciacquati sotto la doccia” consiglia il dermatologo.

Controindicazioni e precauzioni per l'uso

Neonati, bambini piccoli e donne in gravidanza non dovrebbero usare cosmetici a base di urea o acido salicilico. Qualsiasi esposizione al sole è controindicata per tutta la durata del trattamento.

Questi prodotti, quando sono in dosi elevate, dovrebbero essere usati solo molto localmente.

Effetti collaterali

Gli effetti avversi sono ustioni, irritazioni e tossicità sistemica se utilizzati su aree troppo grandi. Riguardano principalmente prodotti ad alto dosaggio, disponibili solo su prescrizione medica.

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