Coronavirus e confinamento: quale monitoraggio ecografico delle donne in gravidanza?

Sebbene non sia una malattia in sé, la gravidanza è un periodo speciale della vita che richiede cure mediche specifiche. Ha non meno di sette visite di controllo e almeno tre ecografie.

Pertanto, in questo periodo di confinamento per frenare la diffusione del coronavirus Covid-19, molte donne incinte si interrogano e sono preoccupate per la prosecuzione di questo follow-up della gravidanza e per l'effettuazione di ecografie.

Le tre ecografie mantenute, così come il follow-up delle cosiddette gravidanze patologiche

In un documento pubblicato il 15 marzo sul proprio sito web, durante l'istituzione della fase 3 dell'epidemia di Covid-19, il Collegio nazionale dei ginecologi ostetrici (CNGOF) ha fatto il punto sul monitoraggio medico ed ecografico delle donne in gravidanza. lui consiglia manutenzione di tutti gli ultrasuoni di emergenza, e il posticipo di oltre due mesi, se possibile, di tutte le ecografie ginecologiche non urgenti, nonché delle cosiddette ecografie della fertilità (in particolare nell'ambito di un corso di fecondazione in vitro, che deve essere sospeso se non è già stato cominciato).

Vengono mantenute le tre ecografie della gravidanza, ovvero l'ecografia del primo trimestre tra 11 e 14 AW, l'eco morfologica del secondo trimestre tra 20 e 25 WA, e l'ecografia del terzo trimestre tra 30 e 35 WA. Lo stesso dicasi per le cosiddette ecografie diagnostiche, ovvero nell'ambito di una patologia materno-fetale, indica il CNGOF.

Per quanto riguarda le gravidanze gemellari, “devono essere mantenuti i consueti controlli con frequenza ogni 4 settimane per le gravidanze bicoriali e ogni 2 settimane per le gravidanze monocoriali”, Ulteriori dettagli il CNGOF, che specifica però che tali raccomandazioni possono cambiare a seconda dell'evoluzione della pandemia.

Rigide misure di barriera per gli appuntamenti medici e gli ultrasuoni in gravidanza

Purtroppo, vista l'epidemia in corso, ginecologi e ostetrici ritengono che la fase 3 richieda determinate misure, e in particolare l'assenza di un accompagnatore con la gestante, sia in sala d'attesa che nello studio medico o durante l'ecografia. I futuri papà non potranno quindi assistere alle ecografie che si terranno in questo periodo epidemico, almeno se i praticanti si fidano di queste raccomandazioni.

Le donne in gravidanza con sintomi che ricordano il Covid-19 dovranno spostare il loro appuntamento e non venire in ufficio. e dovrebbero essere incoraggiati anche i teleconsulti per quanto possibile, tranne ovviamente per il follow-up ecografico.

Si invitano inoltre i ginecologi-ostetrici e gli ecografisti a seguire scrupolosamente i consigli delle autorità sanitarie in tema di gesti barriera (lavaggio delle mani, disinfezione e pulizia delle superfici, comprese le maniglie delle porte, uso della mascherina, guanti monouso, ecc.).

fonti: CNGOF ; CEF

 

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