Natale: come il padre affronta il calvario dei giocattoli sonori

Come si comporta il padre il calvario giocattoli sonori

Viviamo in un mondo rumoroso. Il rombo delle macchine, lo squillo dei cellulari, le grida dei bambini: a volte sembra che l'intero universo si sia alleato contro i nostri timpani. Certo, sopportiamo il rumore della nostra prole, perché l'amore è fatto per questo. Però…

Le vacanze si avvicinano ed è un periodo in cui il volume è particolarmente in aumento.Innanzitutto perché i bambini sono emozionati (non possiamo biasimarli, è la magia del Natale). E secondo, perché è probabile che qualcuno offra loro un giocattolo assordante.

So cosa intendo. Recentemente mia suocera ha consegnato a mio figlio un pacco regalo. È adorabile. La nonna è felice di viziare suo nipote, niente di più naturale. I nervi dei genitori, invece, sono tesi. Perché il dono in questione si rivela essere un robot guerriero laser che avanza producendo un racket infernale e ininterrotto FUOCO-FUOCO-FUOCO, impreziosito da raffiche di mitra TA-TA-TA-TA e bombardamenti BOM-Boom-Boom. Il bambino può divertirsi con esso per ore. E se gli chiedi di smettere, non ti sente, a causa del robot.

Questo dispositivo demoniaco è solo un trofeotra gli altri nella collezione di giocattoli disperati che il Bambino, questo capitalista in erba, si diletta ad accumulare.

Anche tu conosci il calvario del trenino il cui TCHOU-TCHOU è impossibile da fermare una volta partito. Il tablet che urla DIVERTITI CON QUESTO GIOCO RIGOLO quando fai una telefonata professionale molto importante. Il libro musicale che ripete all'infinito le prime quattro battute de La Lettre à Élise, fino ad ammalarsi di Beethoven (che era sordo, il fortunato).

E questo elicottero, lì, che produce più decibel del razzo Ariane al decollo.

Perché il suono è così forte?

Perché il suono è di così scarsa qualità?

Ho provato a registrare le uscite per attutire il frastuono non serve a molto, alla fine vince sempre la macchina.

Nessuno può comprendere appieno perché i produttori di giocattoli sonori non vengano citati più frequentemente. Ci vorrà un movimento tipo #metoo per liberare la voce dei genitori dalle orecchie straziate? Soprattutto perché la maggior parte di questa roba è fatta di plastica che uccide le tartarughe.

 Rimane una soluzione: evacuare gli oggetti in questione durante la prima vendita di garage. Non così facile. Il Bambino veglia sul grano e si rotola per terra urlando: NO, VOGLIO TENERE IL TRENO CHE FA TCHOU-TCHOU. Non vinciamo con lo scambio. Quindi cerchiamo di confondere il Bambino: “Sai, ai miei tempi, ci divertivamo molto con uno spago e un pezzo di cartone”. (Credo che i miei genitori mi stessero già raccontando questa storia, e credo che, già allora, non ci credessi.)

Insomma, siamo sopraffatti dall'inganno consumistico e non ci resta che accettare la nostra condizione di rumore inquinato. Il 25 dicembre si avvicina, so cosa chiederò a Babbo Natale: i tappi per le orecchie.

Julien Blanc Gras

Lascia un Commento