Psicologia

Oliver Sachs è noto per le sue ricerche sulla stranezza della psiche umana. Nel libro Musicophilia, esplora il potere dell'influenza musicale su pazienti, musicisti e persone comuni. Lo leggiamo per voi e condividiamo gli estratti più interessanti.

Secondo uno dei revisori del libro, Sachs ci insegna che lo strumento musicale più sorprendente non è il pianoforte, non il violino, non l'arpa, ma il cervello umano.

1. SULL'UNIVERSALITÀ DELLA MUSICA

Una delle proprietà più incredibili della musica è che il nostro cervello è sintonizzato in modo innato per percepirla. È forse la forma d'arte più versatile e accessibile. Quasi chiunque può apprezzarne la bellezza.

È più che estetica. La musica guarisce. Può darci un senso della nostra identità e, come nient'altro, aiuta molti ad esprimersi e sentirsi connessi con il mondo intero.

2. Sulla musica, la demenza e l'identità

Oliver Sacks ha trascorso gran parte della sua vita a studiare i disturbi mentali degli anziani. Era il direttore di una clinica per persone con gravi malattie mentali, e dal loro esempio si è convinto che la musica può ripristinare la coscienza e la personalità di coloro che a malapena riescono a collegare parole e ricordi.

3. Sull'«effetto Mozart»

La teoria secondo cui la musica di un compositore austriaco contribuisce allo sviluppo dell'intelligenza nei bambini si è diffusa negli anni '1990. I giornalisti hanno interpretato vagamente un estratto da uno studio psicologico sull'impatto a breve termine della musica di Mozart sull'intelligenza spaziale, che ha dato origine a tutta una serie di scoperte pseudoscientifiche e linee di prodotti di successo. Per questo motivo, i concetti scientificamente basati sui reali effetti della musica sul cervello sono svaniti nell'oscurità per molti anni.

4. Sulla diversità dei significati musicali

La musica è uno spazio invisibile per le nostre proiezioni. Riunisce persone di diversa estrazione, background ed educazione. Allo stesso tempo, anche la musica più triste può servire da consolazione e curare traumi mentali.

5. Informazioni sull'ambiente audio moderno

Sachs non è un fan degli iPod. Secondo lui, la musica aveva lo scopo di unire le persone, ma porta a un isolamento ancora maggiore: «Ora che possiamo ascoltare qualsiasi musica sui nostri dispositivi, abbiamo meno motivazioni per andare ai concerti, ragioni per cantare insieme». L'ascolto costante della musica attraverso le cuffie porta a una massiccia perdita dell'udito nei giovani e a un blocco neurologico sulla stessa melodia inquietante.

Oltre alle riflessioni sulla musica, «Musicophilia» contiene decine di storie sulla psiche. Sachs parla di un uomo che divenne pianista all'età di 42 anni dopo essere stato colpito da un fulmine, di persone che soffrono di «amusia»: per loro una sinfonia suona come il fragore di pentole e padelle, di un uomo la cui memoria non può che reggere informazioni per sette secondi, ma questo non si estende alla musica. A proposito di bambini con una sindrome rara, in grado di comunicare solo attraverso il canto e le allucinazioni musicali, di cui Čajkovskij potrebbe aver sofferto.

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