Gestire il dolore del parto

Dalla maledizione biblica al parto indolore

Per secoli, le donne hanno partorito i loro figli nel dolore. Terrorizzati, hanno sofferto questo dolore senza volerlo veramente combattere, come una sorta di fatalità, una maledizione: “Partirai con dolore” dice la Bibbia. Fu solo negli anni '1950, in Francia, che iniziò a emergere l'idea che puoi partorire senza soffrire, devi solo prepararti. Il dottor Fernand Lamaze, ostetrica, scopre che, ben accompagnata, una donna può superare il suo dolore. Ha sviluppato un metodo, “Psicoprofilassi ostetrica” (PPO) che si basa su tre principi: spiegare alle donne come avviene il parto per allontanare le paure, offrire alle future mamme una preparazione fisica composta da più sessioni di rilassamento. e la respirazione durante gli ultimi mesi di gravidanza, infine, predisporre una preparazione psichica per ridurre l'ansia. Già nel 1950, all'ospedale di maternità Bluets di Parigi avvenivano centinaia di parti "indolori". Per la prima volta le donne non soffrono più il dolore del parto, cercano di dominarle e controllarle. Il metodo del Dr. Lamaze è all'origine dei corsi di preparazione al parto che tutti conosciamo oggi.

La rivoluzione epidurale

L'avvento dell'epidurale, noto dagli anni '20, fu la vera rivoluzione nel campo del controllo del dolore. Questa tecnica di indolenzimento iniziò ad essere utilizzata dagli anni '80 in Francia. Il principio : intorpidire la parte inferiore del corpo mentre la donna rimane sveglia e pienamente cosciente. Un tubo sottile, chiamato catetere, viene inserito tra due vertebre lombari, al di fuori del midollo spinale, e vi viene iniettato un liquido anestetico, che blocca la trasmissione nervosa del dolore. Da parte sua, il anestesia spinale Intorpidisce anche la metà inferiore del corpo, funziona più velocemente ma l'iniezione non può essere ripetuta. Di solito viene eseguito in caso di taglio cesareo o se si verifica una complicazione alla fine del parto. La gestione del dolore con anestesia epidurale o spinale ha interessato l'82% delle donne nel 2010 contro il 75% nel 2003, secondo un'indagine Inserm.

Metodi di sollievo dal dolore più morbidi

Esistono alternative all'epidurale che non tolgono il dolore ma possono ridurlo. Inalazione di gas antidolorifici (protossido di azoto) al momento della contrazione permette alla madre di essere momentaneamente sollevata. Alcune donne scelgono altri metodi più delicati. Per questo è fondamentale una preparazione specifica al parto, così come il supporto dell'équipe medica nel D-day. Sofrologia, yoga, canto prenatale, ipnosi... tutte queste discipline mirano ad aiutare la madre ad avere fiducia in se stessa. e raggiungere il lasciarsi andare, attraverso esercizi fisici e mentali. Lascia che si ascolti per trovare le risposte migliori al momento giusto, cioè il giorno del parto.

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