Perdere le acque: tutto quello che devi sapere per perdere le acque

Perdere le acque: tutto quello che devi sapere per perdere le acque

Perdere le acque, cosa significa?

Durante la gravidanza il bambino viene immerso nel liquido amniotico, contenuto in un sacco amniotico formato da due membrane, il corion e l'amnion, elastiche e perfettamente ermetiche. Questo ambiente specifico per tutti i mammiferi mantiene il feto ad una temperatura costante di 37°C. Viene utilizzato anche per assorbire rumori dall'esterno ed eventuali urti al grembo materno. Questo mezzo sterile è anche una preziosa barriera contro alcune infezioni.

Nella stragrande maggioranza dei casi, questa doppia membrana si rompe spontaneamente e francamente solo durante il travaglio, quando la gravidanza è giunta al termine: questa è la famosa “perdita d'acqua”. Ma può succedere che si incrini prematuramente, solitamente nella parte superiore della sacca d'acqua, e poi lasci scorrere continuamente piccole quantità di liquido amniotico.

 

Riconosci il liquido amniotico

Il liquido amniotico è trasparente e inodore. A prima vista sembra acqua. È infatti composto per oltre il 95% da acqua ricca di sali minerali, fornita dalla dieta della madre. by la placenta. Ma ci sono anche cellule fetali e proteine ​​essenziali per la crescita del feto. Per non parlare, un po' più avanti nella gravidanza, di piccole particelle bianche di vernice caseosa, il grasso protettivo che ricopre il corpo del feto fino alla nascita.

Se si verifica una perdita durante la gravidanza (rottura prematura delle membrane), i medici possono analizzare il liquido fuoriuscito (test della nitrazina) per determinarne l'origine esatta.

 

Quando si rompe la tasca d'acqua

C'è poco rischio di perdere la perdita d'acqua: quando la sacca d'acqua si rompe, le membrane si rompono improvvisamente e fuoriescono improvvisamente quasi 1,5 litri di liquido amniotico. Mutandine e pantaloni sono letteralmente fradici.

Talvolta, invece, è più difficile riconoscere le perdite di liquido amniotico dovute a una fessurazione delle membrane perché possono essere confuse con le perdite urinarie o le perdite vaginali, frequenti durante la gravidanza. Se hai il minimo dubbio su una scarica sospetta, è meglio consultare il medico o l'ostetrica per identificare con precisione l'origine della perdita. Una crepa nelle membrane può infatti esporre il feto al rischio di infezione e/o prematurità.

 

Perdita d'acqua prematura: cosa fare?

L'eventuale fuoriuscita di liquido amniotico a distanza dal termine, sia essa franca (perdita d'acqua) o conseguente a qualche goccia a scorrimento continuo (screpolature delle membrane) richiede di recarsi senza indugio al reparto maternità.

Dopo la perdita dell'acqua a termine, partenza per il reparto maternità

La perdita d'acqua è tra i segni che il travaglio sta iniziando ed è tempo di prepararsi a partire per la maternità, che sia accompagnata o meno da una contrazione. Ma niente panico. Contrariamente a quanto possono lasciare film e serie, perdere acqua non significa che il bambino arriverà in pochi minuti. Unico imperativo: non fare il bagno per alleviare le contrazioni. Essendo rotta la sacca d'acqua, il feto non è più protetto dai germi esterni.

Dovrebbe essere notato

Può capitare che la sacca d'acqua sia particolarmente resistente e non si rompa da sola. Durante il travaglio, l'ostetrica potrebbe quindi dover perforarlo con un grosso ago per accelerare il travaglio. È impressionante ma assolutamente indolore e innocuo per il bambino. Se il travaglio procede bene, è possibile non intervenire e la sacca d'acqua si romperà al momento dell'espulsione.

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