Lettera alla “mia” ostetrica

»Caro Anuk,

Fino a 14 mesi fa, mi hai aiutato a mettere al mondo il mio bambino. Ho sempre voluto ringraziarti e oggi lo faccio.

Mi hai aiutato, mi hai guidato, mi hai rassicurato e hai trovato le parole giuste per incoraggiarmi. Ricordo di aver detto a me stessa quando spingevo "purché non mi chiami più madame", trovavo questo momento troppo intimo per questo tipo di gentilezza. E tu mi dicevi “se non ti dispiace ti chiamo Fleur, sarà più facile”. Ho dato un grande OUF di sollievo, poi ho semplicemente spinto!

Mi hai aiutato a rendere questo momento magico, indimenticabile, commovente. E soprattutto, hai fatto di tutto per realizzarlo come me lo immaginavo: senza intoppi, con comprensione e tanto amore.

Sei una delle pochissime persone nella mia vita che avrei incontrato solo una volta ma che ricorderò per sempre.

Quindi, per questo parto indimenticabile, un grande grazie! "

Fiore

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