Allergia al cloro: cause, sintomi e cure

Allergia al cloro: cause, sintomi e cure

 

Il cloro è utilizzato nella maggior parte delle piscine per il suo effetto disinfettante e alghicida. Tuttavia, alcuni bagnanti soffrono di irritazioni e problemi respiratori. Il cloro è allergenico?

“Non c'è allergia al cloro” spiega Edouard Sève, allergologo. “Lo mangiamo ogni giorno sotto sale da cucina (è cloruro di sodio). D'altra parte, sono le clorammine che causano allergie. E, in generale, si dovrebbe parlare di irritazioni piuttosto che di allergie”. Quindi cosa sono le clorammine? È una sostanza chimica prodotta dalla reazione tra cloro e materia organica apportata dai bagnanti (sudore, pelle morta, saliva, urina).

È questo gas molto volatile che dà l'odore di cloro intorno alle piscine. In generale, più forte è l'odore, maggiore è la presenza di cloramina. La quantità di questo gas deve essere regolarmente controllata in modo da non superare 0,3 mg/m3, valori consigliati dall'ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e della salute sul lavoro).

Quali sono i sintomi di un'allergia al cloro?

Per l'allergologo, “la cloramina è più irritante dell'allergenico. Può causare irritazione alle mucose: prurito alla gola e agli occhi, starnuti, tosse. Più raramente, rischia di provocare difficoltà respiratorie”.

In alcuni casi, queste irritazioni possono persino scatenare l'asma. “I nuotatori che soffrono di irritazioni permanenti saranno più sensibili ad altre allergie (pollini, acari della polvere). La cloramina è un fattore di rischio per l'allergia piuttosto che un allergene” specifica Edouard Sève. I bambini esposti alla cloramina in tenera età hanno maggiori probabilità di sviluppare allergie e condizioni come l'asma.

C'è un rischio maggiore di allergie quando si beve la tazza? Per l'allergologo, bere un po' di acqua clorata accidentalmente non aumenta il rischio di allergie. Il cloro, invece, può seccare la pelle, ma un buon risciacquo limita il rischio.

Quali sono i trattamenti per l'allergia al cloro?

All'uscita dalla piscina lavarsi bene con sapone e sciacquare in particolare le mucose (naso, bocca) per evitare che i prodotti rimangano troppo a lungo a contatto con il proprio corpo. L'allergologo consiglia di assumere antistaminici o spray nasali a base di corticosteroidi per la rinite. Se hai l'asma, il tuo trattamento abituale sarà efficace (es. ventolina).  

Se hai la pelle sensibile, applica una crema idratante prima di fare una nuotata e risciacqua bene dopo per evitare che il cloro secchi troppo la pelle. Ci sono anche creme barriera disponibili in farmacia da applicare prima di nuotare. 

Come evitare l'allergia al cloro?

“È possibile fare il bagno anche quando si soffre di irritazione. Preferisci le piscine private dove la quantità di cloro, e quindi di cloramina, è inferiore” aggiunge Edouard Sève. Per limitare la formazione di cloramina nelle piscine, è indispensabile la doccia prima del bagno.

Impedisce che la materia organica come il sudore o la pelle morta penetri nell'acqua e reagisca con il cloro. Per evitare irritazioni, indossare una maschera da sub e un boccaglio per limitare il contatto tra la cloramina e le mucose. Sciacquare bene naso e bocca dopo il bagno per rimuovere i prodotti.

Oggi esistono piscine prive di cloro che utilizzano prodotti come bromo, PHMB (PolyHexaMethylene Biguanide), sale o addirittura piante di filtraggio. Non esitate a informarvi presso le piscine comunali.

C'è un rischio maggiore per donne in gravidanza e bambini?

“Non c'è un aumento del rischio di allergia nelle donne in gravidanza o nei bambini, ma è vero che i bambini hanno spesso la pelle più sensibile” ricorda Edouard Sève.

A chi rivolgersi in caso di allergia al cloro?

In caso di dubbio, puoi consultare il tuo medico che ti indirizzerà a uno specialista: allergologo o dermatologo. Se necessario, l'allergologo può eseguire un test allergico.

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