Sindrome CHARGE: incontra Ferdinand

Ferdinand ha 23 anni, ha la sindrome CHARGE, è nato con una grave palatoschisi e ha subito tre operazioni. Non riesce a sentire e la sua vista è molto scarsa, il che rende abbastanza difficile qualsiasi tentativo di comunicazione. Un piccolo "Johnny ha preso la sua pistola" che non avrebbe fatto una guerra. Arrivato a questo livello del blog note ti dici “Non buttare più, è da piangere”.

Solo che il libro scritto dal padre e dalla suocera di Ferdinando, molto ben illustrato, racconta con fantasia e umorismo la quotidianità di un bambino che si potrebbe pensare tagliato fuori dal mondo ma che mostra una fantasia straripante e permanente. relazionarsi con gli altri.

Questo bellissimo album (ben fatto all'editore HD, che non aveva paura dell'argomento), è rivolto ai bambini dai 3 anni in su e spiega perché Ferdinand ringhia, tocca tutto, batte i piedi quando è felice. Più ci allontaniamo dalla normalità, più facciamo poesia. Ferdinand ascolta la musica con le mani, è appassionato di frigoriferi, ama pensare nella vasca da bagno. Dietro gli scherzi di un bambino eterno, spaccati di vita, aneddoti divertenti e scoperte insolite, ci sono i testi impliciti. Ciò che i lettori molto giovani non percepiranno, che farà gola ai loro genitori: l'accresciuta energia di un'intera famiglia, nonché la sua inventiva, per interagire a tutti i costi con questo bambino che viene da un'altra parte. Devi tenergli la mano quando è un bambino, e in un certo modo, portarlo, molto, per mostrargli che non è solo, e indicargli tutto. Poi è con i disegni che a Ferdinando vengono insegnate le regole di sicurezza. Il giorno in cui i suoi genitori e le sue tre sorelle si rendono conto che il più giovane comunica con la lingua dei segni, tutti si mettono al lavoro. La famiglia si mobilita per sostenere il progresso di questo bambino non amato nonostante la sua differenza ma che è anche visibilmente amato, per la sua singolarità.

Ritrovo in questo album quello che provavo ogni volta che intervistavo mamme di bambini disabili. Una sensazione strana e inquietante. Questa sensazione che al di là della sofferenza, della stanchezza, dell'angoscia, delle ingiustizie, questi genitori e questi figli avessero intrecciato un legame molto particolare, di un'intensità e di una verità inaccessibili agli altri, il “Normale”. E posso scriverlo? Mi è capitato durante questi discorsi di sentire una fitta al cuore all'idea che di certo non vivrò mai questa comunione con i miei figli che stanno così bene.  

Incontra Ferdinand, Jean-Benoît Patricot e Francesca Pollock, edizioni HD, € 10

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