Infografica: la politica per la famiglia nel 2015

Infografica: cosa dovrebbe cambiare per le famiglie nel 2015

Congedo parentale, PAJE… di fronte alla nuova politica familiare che potrebbe essere applicata nel 2015, le mamme sono preoccupate. La condivisione obbligatoria del congedo parentale tra i genitori, a partire dal secondo figlio, per poter usufruire dei 3 anni, li addolora particolarmente. Altro possibile grande cambiamento: la modulazione degli assegni familiari in base al reddito, con due massimali di 6000 e 8000 euro. Si noti tuttavia che dovrebbe essere applicato un meccanismo di livellamento per reddito vicino a 6 e 000 euro. Ad esempio, per un nucleo familiare con due figli e un reddito di 8 euro, le indennità corrisposte verranno ridotte di 000 euro, non dimezzate. 6 promette di essere un anno impegnativo per le famiglie. Spiegazioni.

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Congedo parentale

Attualmente il congedo parentale può essere fruito da ciascun genitore per un periodo complessivo di 3 anni, rinnovabile ogni 6 mesi. Se la riforma passa nel 2015, si prevede di mantenere i 3 anni di congedo che c'è in condivisione tra i genitori. Il primo avrebbe diritto a 24 mesi e il secondo a 12 mesi.

Per le nascite multiple, il congedo educativo dei genitori potrebbe essere prorogato a priori fino all'ingresso dei bambini nella scuola materna. Altro scenario: nascite multiple di almeno tre bambini o arrivi simultanei di almeno tre bambini adottati o affidati in vista dell'adozione. Il congedo parentale potrebbe essere prorogato di cinque volte fino al compimento del sesto anno di età dei figli.

La riforma prevede anche un provvedimento per le nascite del primo figlio: la durata del congedo parentale da sei mesi aumenterebbe a 6 mesi per ciascun genitore, cioè per un totale di 12 mesi di presenza. Tuttavia, non è possibile trasferire i 6 mesi non goduti.

Assegni familiari

Per la prima volta in Francia viene messo in discussione il principio dell'universalità degli assegni familiari. I deputati hanno votato per la modulazione degli assegni familiari in base al reddito. Gli assegni familiari saranno quindi dimezzati da 6 euro di reddito mensile per un nucleo familiare con due figli. Aumenteranno quindi a 000 euro invece dei 65 euro attuali. E per quattro da 129 euro di reddito, ovvero circa 8 euro.

Approvato un meccanismo di perequazione per i redditi prossimi ai 6 e ai 000 euro. Ad esempio, per un nucleo familiare con due figli e un reddito di 8 euro, le indennità corrisposte verranno ridotte di 000 euro, non dimezzate.

La pagina

Il premio alla nascita verrà corrisposto a partire dal 1° figlio, sempre per un importo di 923,08 euro (importo valido fino a marzo 2015). È previsto che non venga più erogato al 7° mese di gravidanza ma alla nascita del bambino. L'indennità di base sarà corrisposta all'inizio del mese successivo alla nascita e non più alla nascita del bambino.

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