Bisfenolo A: dove si nasconde?

Bisfenolo A: dove si nasconde?

Bisfenolo A: dove si nasconde?

Bottiglie di plastica, ricevute, contenitori per alimenti, lattine, giocattoli... Il bisfenolo A è ovunque intorno a noi. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare intende studiare gli effetti tossici di questo composto chimico, di cui non si finisce mai di parlare...

Il bisfenolo A è una molecola utilizzata nella produzione di diverse resine plastiche. È presente principalmente all'interno di alcune lattine, contenitori per alimenti e sugli scontrini. Nel 2008 è stata vietata la produzione di biberon in Canada, poi in Francia due anni dopo. Si sospetta quindi che abbia effetti dannosi sulla salute, anche a dosi molto basse.

Un distruttore endocrino

Alcune funzioni del corpo, come la crescita o lo sviluppo, sono controllate da messaggeri chimici chiamati "ormoni". Vengono secreti in base alle esigenze dell'organismo, per modificare il comportamento di un organo. Ogni ormone si lega a un recettore specifico, come ogni chiave corrisponde a una serratura. Tuttavia, le molecole di bisfenolo A imitano un ormone naturale e riescono ad attaccarsi al loro recettore cellulare. La sua azione è inferiore agli ormoni veri, ma essendo molto presente nel nostro ambiente (circa 3 milioni di tonnellate prodotte ogni anno nel mondo), l'effetto sull'organismo è reale.

Si sospetta che il bisfenolo A sia coinvolto in diversi tumori, disturbi della riproduzione, diabete e obesità. Più seriamente, sarebbe responsabile di gravi disturbi del sistema endocrino nei bambini, causando una pubertà precoce nelle ragazze e un calo della fertilità nei ragazzi.

Consiglio pratico

Il bisfenolo A ha la particolarità di potersi estrarre spontaneamente dalla plastica per entrare in contatto con gli alimenti. Questa proprietà si moltiplica ad alta temperatura. Bottiglie d'acqua esposte alla luce diretta del sole, lattine ermetiche riscaldate nel microonde o lattine a bagnomaria: tutti rilasciano minuscole particelle che verranno assorbite dagli organismi.

Per evitare ciò, controlla i tuoi contenitori di plastica. Il simbolo “riciclaggio” è sempre accompagnato da un numero. I numeri 1 (contiene ftalati), 3 e 6 (che possono rilasciare stirene e cloruro di vinile) e 7 (policarbonato) dovrebbero essere evitati. Conservare solo contenitori con i seguenti codici: 2 o HDPE, 4 o LDPE e 5 o PP (polipropilene). In ogni caso, dovete astenervi dal riscaldare gli alimenti in contenitori di plastica: attenzione ai pentolini a bagnomaria o nel microonde!

Le ricevute sono sempre meno realizzate con questo componente. Per essere sicuri, controlla che rechi sul retro la dicitura “bisfenolo A garantito esente”.

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