3-6 anni: attività che stimolano il loro cervello!

3 attività che stimolano il cervello!

Penso, quindi provo! Il bambino entra nel mondo della conoscenza attraverso l'esperienza e la manipolazione. In altre parole, attraverso il gioco.

Introduzione agli scacchi, dai 5 anni

Un bambino molto piccolo può davvero entrare nel mondo degli scacchi? Alcuni insegnanti rimangono scettici, respingendo l'iniziazione all'età della PC; altri, sulla base di esperienze di successo nella scuola materna, affermano che è possibile dall'età di 3 anni. Ma una cosa è chiara: i più piccoli non impareranno regole del gioco così complesse in un batter d'occhio. Nei club ci adattiamo e facciamo furbizia, durante sessioni di sensibilizzazione che raramente durano più di trenta minuti. Esempi: per suscitare l'interesse dei bambini, vengono raccontate loro le leggende legate alla nascita del gioco; partiamo da un numero ridotto di pedoni, che andiamo via via aumentando: e, tralasciando il concetto astratto di “scacco matto”, ci poniamo solo l'obiettivo di “mangiare” i pedoni dell'avversario (aspetto del gioco molto stimolante!). Oppure, per far capire i movimenti, si materializzano colorando le scatole man mano che il giovane giocatore avanza su una scacchiera di carta. Gli “appassionati” si mostrano gradualmente capaci di afferrare la posta in gioco e di fare un vero gioco.

I vantaggi : difficile immaginare un'attività che richieda più concentrazione! Questo è sia il suo vantaggio che il suo svantaggio, perché non tutti i bambini si atterranno all'esercizio. Come in uno sport, l'obiettivo è battere un avversario, ma in modo equo. Nessun imbroglio possibile: vincerà il più ingegnoso. Quindi i fallimenti sviluppano sia la logica che il senso della strategia, la testardaggine e il coraggio di perdere con grazia.

Bene sapere : se i fallimenti non sono riservati solo ai “dotati”, non apprezzarli non denota alcuna debolezza intellettuale. Semplicemente, questione di gusti. Non dispiacerti se tuo figlio è riluttante a compiere gli sforzi necessari per accedere a questo universo.

Lato attrezzatura : anche se non è indispensabile, avere una partita in casa permette di progredire più velocemente.

Risveglio scientifico, dai 5 anni

I vari laboratori sono organizzati attorno a un tema: l'acqua, i cinque sensi, lo spazio, il corpo, i vulcani, il clima, l'elettricità… L'eclettismo è essenziale! I temi affrontati restano comunque scelti tra quelli che più affascinano il pubblico giovane. Ce ne sono di molto complessi, che possono anche sembrare inaccessibili, ma i relatori hanno l'arte di rendere chiare le loro spiegazioni, senza allontanarsi dal più rigoroso rigore. A volte portano i bambini nel loro dominio attraverso un racconto o una leggenda, che sollecita la loro immaginazione, cattura la loro attenzione e li mette a loro agio.

Non si tratta qui di invitare i giovani partecipanti a sedersi per assistere a una conferenza. Tenendo conto del loro bisogno di dimostrazione concreta (che fino ad allora ha presieduto al loro sviluppo psicomotorio), viene offerta loro l'opportunità di osservare fenomeni e realizzare esperimenti, sempre sorprendenti e divertenti. I bambini utilizzano attrezzature ad alte prestazioni per questo che sono attraenti tanto quanto i giocattoli più sofisticati.

I vantaggi : si ricordano meglio le conoscenze acquisite divertendosi. E anche se “l'amnesia infantile” (meccanismo della memoria dei piccoli che cancella definitivamente i ricordi degli eventi dei primi cinque anni di vita) avesse fatto perdere al bambino i dati precisi, avrebbe capito che l'apprendimento può portare d' immense gioie. Quale motore migliore del piacere? Questa nozione rimarrà nella sua mente, segnando profondamente il suo modo di considerare l'apprendimento.

Oltre alla concentrazione, alla logica e al senso di deduzione, le esperienze e le manipolazioni sviluppano manualità e delicatezza. Lungi dall'incoraggiare la competizione, questi workshop incoraggiano lo spirito di squadra: tutti beneficiano delle scoperte degli altri. Inoltre, quando i manager si avvicinano alle questioni ambientali, incarnano il rispetto per il pianeta in termini concreti, perché rispettiamo davvero solo ciò che abbiamo imparato a conoscere e amare.

Bene sapere : i workshop sono offerti più frequentemente "à la carte" durante il giorno o come mini-corso rispetto agli incontri settimanali durante tutto l'anno. Piuttosto pratico per coloro che stancano la frequenza regolare o il cui interesse è limitato a determinati temi. Quanto agli altri, nulla vieta loro di seguire a pieno il programma.

Lato attrezzatura : non pianificare nulla in particolare.

Multimedia, dai 4 anni

I bambini possono imparare a maneggiare i topi fin da piccoli (dai 2 anni e mezzo). L'interattività, che lascia perplessi tanti adulti, le “rami” immediatamente. Se hai un computer in casa, non c'è bisogno di iscrivere tuo figlio a un laboratorio multimediale solo per lavorare sulla sua manualità: il tuo supporto sarà sufficiente.

Partecipare a un laboratorio diventa interessante quando il bambino sa usare lo strumento e può appropriarsene e partire alla scoperta dei suoi molteplici usi.

Allora cosa ci facciamo con un computer? facciamo giochi educativi, spesso molto fantasiosi. Impariamo a conoscere la musica, e capita anche che la “facciamo”. Scopriamo le arti di tutti i tempi e di tutti i paesi, e spesso ci improvvisiamo come artisti per creare le nostre opere. Quando sappiamo leggere, costruiamo storie interattive, il più delle volte collettivamente. E quando sarai più grande, ti avventurerai nel meraviglioso mondo dell'animazione.

I vantaggi : L'informatica è diventata essenziale. Tanto che il tuo bambino diventa rapidamente in grado di sfruttare le sue possibilità e sa come usarle in modo intelligente. Internet gli apre anche una finestra sul mondo, che non può che suscitare la sua curiosità.

I workshop multimediali aiutano a sviluppare la reattività. Ma, per questo tipo di attività, non sono necessarie particolari abilità sportive o manuali. Nessun rischio di fallimento quindi, che rassicura i bambini ansiosi.

Bene sapere : L'IT è solo uno strumento, non fine a se stesso. Anche se non dovremmo demonizzarlo, non dovremmo nemmeno mitizzarlo! E soprattutto per non lasciare che un bambino si perda in un mondo virtuale. Se anche il tuo ha delle attività (fisiche, in particolare) ben ancorate alla realtà, allora non correrà questo rischio.

Lato attrezzatura : non programmare niente in particolare

In video: 7 attività da fare a casa

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