A Barcellona, ​​pratichiamo "FIV musicale"!

L'Institut Marquès è un centro di ginecologia, ostetricia e medicina riproduttiva, con sede a Barcellona da 95 anni. L'Istituto riceve pazienti da più di 100 paesi diversi, che a volte arrivano dall'altra parte del pianeta per riuscire ad avere un bambino. Il centro accoglie anche persone che desiderano vitrificare i propri gameti, beneficiare di una donazione di sperma o ovociti o di una “donazione di embrioni”. Ogni mese, quasi 800 persone contattano l'Istituto per informazioni, spesso tramite e-mail la prima volta. Il secondo colloquio per il singolo paziente o per la coppia avviene telefonicamente, poi viene fissato un appuntamento skype una volta che l'équipe ha consultato l'intera pratica.

L'Istituto è orgoglioso di offrire alle sue pazienti le migliori percentuali di successo in gravidanza: 89% per ciclo con ovodonazione (invece del 25% in media altrove).

La musica migliora il tasso di successo della fecondazione in vitro

In tutto l'Istituto, quando si arriva nella sala d'attesa, aperta all'esterno, alle piccole stanze dove sono raccolti i gameti, la musica è presente. Lo si sente nei corridoi, nelle piccole sale d'attesa, e note musicali sono addirittura dipinte su tutte le pareti. Questo gusto per la musica viene dalla dottoressa Marisa López-Teijón, direttrice dell'Istituto e appassionata di musica, che ha avuto l'idea di incorporare la musica nei protocolli di stimolazione e nelle tecniche di sviluppo dell'embrione.

Secondo studi effettuati nei laboratori dell'Institut Marquès, la musica migliora del 5% il tasso di fecondazione nei trattamenti di fecondazione in vitro. Quindi non hanno esitato a mettere musica anche nelle incubatrici. Le microvibrazioni musicali all'interno delle incubatrici, infatti, agitano il mezzo di coltura in cui si sviluppano gli embrioni, rimuovendo le impurità e consentendo una distribuzione più omogenea dei nutrienti.

5000 euro FIV

Ogni fecondazione in vitro costa ai pazienti tra i 5 e i 000 euro. Dopo tre tentativi andati a vuoto, l'Istituto si impegna a rimborsare il 6% della procedura.

Una volta nel grembo di sua madre, è anche possibile ascolta la musica del futuro bebè grazie ad uno speciale lettore musicale MP3, direttamente dalla vagina della paziente (!) : un “Baby-pod”. L'Istituto ha dimostrato che i feti sentono, molto prima di quanto si pensi, a partire dalle 16 settimane di gravidanza, se la musica arriva per via intravaginale. "I feti rispondono alla musica per via vaginale facendo movimenti con la bocca e la lingua, come se volessero parlare o cantare", spiega il dott. Garcia-Faure*.

* https://institutomarques.com/fr/actualites/actualites-2016/notre-etude-sur-laudition-du-foetus-le-plus-lu-la-revue-scientifique-ultrasound/

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