Fungo nero (Lactarius necator)

Sistematici:
  • Divisione: Basidiomycota (Basidiomycetes)
  • Suddivisione: Agaricomycotina (Agaricomycetes)
  • Classe: Agaricomiceti (Agaricomiceti)
  • Sottoclasse: Incertae sedis (di posizione incerta)
  • Ordine: Russulales (Russulovye)
  • Famiglia: Russulaceae (Russula)
  • Genere: Lactarius (Latteo)
  • Tipo: Lactarius necator (fungo nero)
  • Petto nero oliva
  • Chernuška
  • Chernysh
  • nido nero
  • Zingaro
  • Abete nero
  • Petto marrone oliva
  • Assassino dell'agarico
  • Stella di latte
  • Agarico di piombo
  • Capo lattaio

fungo nero (Lat. lactarius nettare) è un fungo del genere Lactarius (lat. Lactarius) della famiglia delle Russulaceae.

Descrizione

Cappello ∅ 7-20 cm, piatto, depresso al centro, talvolta a forma di imbuto largo, con un bordo di feltro avvolto verso l'interno. La pelle in caso di pioggia è viscida o appiccicosa, con poche o nessuna zona concentrica, colore oliva scuro.

La polpa è densa, friabile, bianca, acquisendo un colore grigio al taglio. Il succo lattiginoso è abbondante, di colore bianco, dal sapore molto pungente.

Gamba alta 3-8 cm, ∅ 1,5-3 cm, ristretta verso il basso, liscia, mucosa, dello stesso colore con un cappello, a volte più chiaro in alto, solida dapprima, poi cava, a volte con rientranze in superficie.

Le placche sono discendenti lungo il gambo, biforcute-ramificate, frequenti e sottili.

Polvere di spore color crema pallida.

Variabilità

Il colore del cappello del fungo nero del latte può variare dall'oliva scuro al marrone giallastro e al marrone scuro. Il centro del cappuccio potrebbe essere più scuro dei bordi.

Ecologia e distribuzione

Il fungo nero forma la micorriza con la betulla. Cresce in boschi misti, boschi di betulle, di solito in grandi gruppi nel muschio, sui rifiuti, nell'erba, in luoghi luminosi e lungo le strade forestali.

La stagione va da metà luglio a metà ottobre (in modo massiccio da metà agosto a fine settembre).

Qualità del cibo

Fungo condizionatamente commestibile, viene solitamente utilizzato salato o fresco nei secondi piatti. Una volta salato, acquisisce un colore viola-bordeaux. Prima della cottura, richiede una lavorazione a lungo termine per rimuovere l'amarezza (ebollizione o ammollo).

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